sabato 31 marzo 2012

Lavoro...

SI va, si va...male, male, male. Tutto male.
Fisicamente sono uno straccio, sempre stanca, assonnata, con mal di testa, nausea. Mentalmente alterno al solito stati di euforia a stati di depressione. Con Lui va, come sempre, alternando momenti di dolcezza e momenti di indifferenza. La dieta procede...lentamente, lentamente. Non credo di arrivare alla 42 per Pasqua, al massimo a una 44 scarsa, partendo dalla 44 abbondante di un mesetto fa. Ok, è già qualcosa, ma non va bene, non va assolutamente bene. Mi sento così insicura, così goffa, così brutta, così pesante, vorrei essere bella, più snella, leggera, sicura di me, affascinante, piena di persone intorno a me. Non che ora non ce ne siano, anzi, ma vorrei trasmettere loro più sicurezza invece di simularla come già faccio. Non voglio andar dietro le persone, voglio che le persone mi considerino una persona da ammirare, quasi da emulare. So che sembrano discorsi da adolescente in crisi, ma non ne posso più di essere così, voglio cambiare, devo cambiare, devo diventare questa nuova me stesa che desidero ardentemente. La dieta e il lavoro su me stessa sono passi fondamentali. 

venerdì 10 febbraio 2012

Blocco.

Sono un po' bloccata, con tutto.
Lo studio non va avanti. Credevo che sarei stata preparatissima in vista del mio primo esame universitario in questo nuovo corso, visto che nel mio precedente percorso ero sempre preparatissima e la maggior parte dei miei voti è stata 30. Ora invece sono svogliata, bloccata e indietro. Mi sento demoralizzata.
Sono bloccata con la dieta. Non va molto avanti anche se non sto assolutamente aumentando; è come se qualcosa mi facesse rimanere ancorata a questa insopportabile 44. Sto andando un po' meno in palestra perché ho mille impegni, ma in compenso ho fatto parecchia strada a piedi. L'università è quasi dall'altra parte della città e questa settimana ci sono arrivata a piedi, un'ora e 15 minuti in salita (più un'ora al ritorno in discesa). La settimana prossima rifarò questo percorso, 3 volte a settimana. Spero di far fronte a questo impegno con me stessa: 3 volte strada a piedi, 3 mattine in palestra, 2 volte l'allenamento serale. Spero sinceramente di farcela e di essere all'altezza delle mie aspettative, perché sono molto demoralizzata.
Sono bloccata con me stessa. Credevo di essere una persona diversa, e stavo comunque cercando di migliorare l'immagine che di me hanno gli altri; aspiro ad essere una persona elegante, sicura, fine, che infonda sicurezza, almeno stavo cercando di dare quest'immagine alle nuove persone che frequento, ma se non faccio estrema attenzione il mio essere emerge e questo dopo mi lascia tremendamente insoddisfatta. Nonostante quello che si dica in giro dei rapporti interpersonali, non posso essere me stessa. Se cerco di cambiare e di essere con gli altri quella che segretamente sogno di essere, posso diventarlo davvero. Ho scritto una sorta di prontuario dei comportamenti da tenere e penso che mi possa essere d'aiuto. Speriamo bene.
Torno a studiare...devo farcela.

venerdì 3 febbraio 2012

Resistenza.

E' un periodo molto stressante. Ho esami, ho lezioni, ho la palestra, ho il corso serale, ho mia madre che mi dice in continuazione che sono sciupata e che mi stanco troppo, Lui che fa finta di niente quando mi vede stanca, gli amici che tranquillamente mi buttano addosso tutto quello che hanno di negativo per sfogarsi con me...insomma, sono tesa come una corda di violino, e quando ho un momento libero ho l'istinto di buttarmi su una pizza o su una porzione gigante di patatine. Ma sto resistendo.
Non dò la colpa a quello che mi circonda se sono stressata; ho deciso io di continuare a studiare dopo la laurea (e non posso sentirmi speciale perché ho una laurea e non ho trovato lavoro quindi devo continuare gli studi, come me ci sono migliaia di ragazzi ed è inutile piangersi addosso), ho deciso io di iscrivermi in palestra e di frequentare due corsi, è normale che mia madre si preoccupi del mio stato di salute, Lui è pur sempre un uomo e non posso affidare agli altri la responsabilità di farmi star bene, ed è dovere di un'amica stare a sentire i problemi degli altri. Se proprio ho bisogno IO di sfogarmi e loro a quel punto trovano mille cose da fare, pazienza, posso pur sempre scrivere qui. Insomma, niente di irreparabile.
Miracolosamente la dieta va avanti, sto mangiando meno e sto resistendo alle offerte e alle tentazioni: ieri per esempio mi era stata proposta una pizza, e l'ho rifiutata; questo fine settimana oltretutto il pericolo cene fuori sarà scongiurato perché Lui non c'è e i miei amici sono impegnati in attività che non mi interessano (odio la folla) quindi starò a casa a studiare, niente pizza, niente gelato, niente alcolici; sono salva! La settimana prossima la dieta subirà un paio di attentati ma ci penserò quando sarà il momento.
Continuo a sentirmi a disagio quando sono in compagnia di alcune persone dall'aspetto impeccabile, sicure di sé e bellissime ma dato che sento di stare facendo dei passi avanti mi sta succedendo un po' meno. Spero di continuare così.

domenica 29 gennaio 2012

Domenica uggiosa.

Mangerò, oggi a pranzo. E molto. E' da stamattina che cucino, mangerò con i miei per la prima volta dalla fine delle festività natalizie. So già che vomiterò dopo pranzo. 
In questi giorni mi sto controllando abbastanza. Niente fuori pasto, niente cioccolata, poco pane. Lui ovviamente pensa che questa sia una delle mie solite manie e quindi non mi prende molto sul serio quando gli dico "no, non ne voglio", ma pazienza. Il problema non è lui che mi offre le cose, sono io che devo dir di no. Non posso dare la colpa agli altri se fino ad ora non sono riuscita a rifiutare cioccolata, pizza e quant'altro. Sta a me cambiare. E devo dire che sto entrando nell'ottica.
Le mie amiche sono bellissime, magre, perfette, sul serio. Io mi vergogno ad andare con loro a fare spese o mangiare; vorrei tanto trovarmi nella situazione di farmi dire "eh ma come fai a cucinare e a essere così in forma?". Devo dire la verità, ci sto lavorando sopra. Sto facendo tanta attività fisica, tra palestra e camminate. La nuova settimana aggiungerò un'altra cosa, ossia andrò a piedi all'università (al ritorno vado sempre a piedi e ci metto 1 ora e 15 minuti, in discesa): tutta salita per più di un'ora e mezza, due o tre volte alla settimana, dipende da quante volte ho lezione; andrò a studiare in biblioteca dato che a casa non concludo niente e in aula studio non sempre c'è posto, altri 45 minuti di salita. Sento di potercela fare. Devo mangiar meno, muovermi tantissimo, e se per disgrazia dovesse capitarmi di mangiare troppo...vomitare. So che per esercitare il metabolismo a bruciare ogni tanto bisogna mangiare di più, ma non vuole dire di sicuro ingurgitare antipasto, pizza, patatine, dolce e due cocktail. Quindi ci vuole criterio.
Visto il campo di studi che mi sono scelta, mi rendo conto che la motivazione è una cosa fondamentale. La motivazione può spostare le montagne. Dunque devo tenere a mente i punti fondamentali che mi spingono a mettermi a dieta:
1) sentirmi a mio agio con me stessa, avere maggiore autostima
2) poter indossare tante cose che mi piacciono e sembrare carina
3) non sentirmi inferiore alle mie amiche
4) l'attività fisica mi fa stare bene
5) mangiare cose sane mi fa stare bene
6) sentirti più bella innesca una serie di cose positive
7) poter andare a fare spese con le amiche o pranzare con loro senza sentirmi un tacchino in mezzo ai cigni.


E ora andiamo ad affrontare questo bel pranzo che finirà per essere vomitato, ho la nausea già da ora. 

martedì 3 gennaio 2012

Nuovo anno.

Buon anno a tutti!
Credo che in realtà l'unica lettrice del mio blog sia io, anche perché non ho fatto praticamente nulla per conoscere altre persone nella mia stessa situazione...il motivo per cui tengo questo blog è per guardare me stessa. Non c'è nessuno con cui possa parlare di queste cose. Posso parlare dei miei dubbi sul futuro, dei miei problemi con gli amici, dei miei problemi con il mio ragazzo (e di questi a dire il vero non parlo mai perché mi vergogno) ma dei miei problemi con il cibo...con chi potrei parlarne? 
A Natale, sia per la vigilia che per il pranzo del 25, ho vomitato. Non avevo mangiato tanto ma ho preferito vomitare comunque, e mi sono sentita benissimo. Nei giorni successivi non ho mangiato tantissimo; per il cenone e per il pranzo di Capodanno purtroppo si, maledetta me...ieri c'erano ancora gli avanzi delle cose preparate per il 31 sera, ne ho mangiate un po'...sono andata a vomitarle di corsa. Mi sento uno schifo ogni volta che mangio qualcosa che non dovrei. Non voglio morire di fame ma non voglio, non posso eccedere. Vedo di essere più magra rispetto all'estate, ma non ci siamo, ancora sono tanti chili da perdere. In questo momento ho una 44. Io vorrei avere una 42. Sono 6 kg porca miserie, sono pochi se paragonati a quando ero al liceo e pesavo 76 kg e avevo una 48-50. Se ci penso mi viene da vomitare, ero schifosa, disgustosa. Sono passati anni, e sono rimasta perennemente ancorata alla 46. Ora sono riuscita a superare lo scoglio e ad avere la 44, cosa ci vuole ad arrivare alla 42? Impegno, costanza, decisione. 
Oltretutto a gennaio avrò mille cose da fare: almeno 3 volte la settimana mi capiterà di dover camminare per un'ora e mezza, domani riprenderò con la palestra quindi 2-3 volte la settimana attrezzi e in più 3 volte la settimana avrò l'attività serale in palestra. Insomma, non dimagrire con tutta questa attività fisica è da cretini sul serio. Devo ritrovare la buona volontà per alzarmi presto al mattino e andare in palestra. Per mettermi a studiare con impegno. Per essere di buon umore quando sono in mezzo ai colleghi e agli amici. Per vestirmi bene.
A proposito di vestiti, diciamo che sto avendo le idee più chiare sul mio stile anche se ancora a volte mi vesto come una 40enne, sto cercando di capire come rendere più giovanili i miei capi da vecchia signora. Speriamo bene.